Otranto nel Medioevo

Crocevia tra due mondi

Nonostante la carenza di fonti documentarie, le fonti letterarie ci descrivono la città di Otranto come un importante crocevia tra due mondi: Oriente ed Occidente.

Favorita dalla posizione geografica perché posta nel cuore del Mediterraneo, nel punto più orientale d’Italia, la popolosa città fu il luogo in cui si incontrarono e si fusero, in modo singolare, la cultura orientale con quella occidentale. Il suo porto brulicava di pellegrini, mercanti e avventurieri che andavano e venivano dal levante e dalla Terrasanta.

Testimonianza di questo fecondo incontro non sono soltanto i numerosi reperti messapici, greci, romani e bizantini riportati alla luce dal paziente lavoro degli archeologi in questa lingua di terra, ma anche l’antica chiesetta bizantina di S. Pietro, i ruderi dell’abbazia di S. Nicola di Casole che sorgeva a pochi chilometri da Otranto, le chiese rupestri presenti sul territorio, i favolosi mosaici della Cattedrale e le vicende del 1480.

Dall'epoca Bizantina all'impero di Guglielmo il Normanno

Prima dell’arrivo dei Normanni nell’XI secolo, la terra d’Otranto era una terra dominata dai Bizantini ormai da diversi secoli: si parlava la lingua greca, così come greche erano le tradizioni, i riti e la liturgia.

Testimonianza viva della splendida epoca bizantina in Otranto è la chiesetta di San Pietro, situata nel cuore del centro storico della città; la piccola basilica venne edificata su uno dei colli più alti della città idruntina ed è, oggi, annoverata tra gli edifici sacri più antichi dell’intera Arcidiocesi.

La tradizione locale fa risalire la sua costruzione al I secolo d.C.

La città idruntina rimase a lungo terra greca sotto l’impero di Bisanzio.

Quando nell’XI secolo fu conquistata dai Normanni, divenne luogo di incontro tra la cultura latina e quella greca.

La Chiesa di Roma impose, presto, la latinizzazione del territorio, nella lingua e nelle celebrazioni, e i Normanni, vicini alla Chiesa latina, facendosi interpreti della volontà pontificia, si attivano per costruire in Otranto una nuova grande chiesa nel cuore di Otranto: la Cattedrale, simbolo tangibile del grande cambiamento e passaggio dal rito greco a quello latino.

Otranto Storia

La costruzione della grande chiesa cattedrale, da dedicare alla Madonna Annunziata, ebbe inizio sul finire dell’XI secolo, sotto il regno normanno del Duca Ruggero.

Sotto il regno di Guglielmo il Normanno, nel 1163, l’Arcivescovo Gionata commissionò un mosaico, che doveva rivestire interamente il pavimento della chiesa.